L’elettromiografia di superficie (EMG) è un esame molto semplice e veloce che misura l’attività elettrica dei muscoli masticatori in contrazione. In pratica permette di verificare lo stato dell’equilibrio neuromuscolare dei muscoli masticatori quando i denti vanno a contatto tra di loro. Di superficie perché specifici elettrodi vengono applicati sulla cute del paziente e analizzano i muscoli Massetere e Temporale Anteriore e, all’occorrenza, lo Sternocleidomastoideo, che sono i muscoli masticatori superficiali (mentre gli Pterigoidei sono i muscoli profondi).
Si tratta di un esame per nulla invasivo, che non comporta dolore né emissione di radiazioni: il paziente viene fatto sedere in posizione eretta e quattro piccole sonde wireless vengono applicate sulla cute del viso e del collo: le sonde raccolgono i segnali elettrici prodotti dall’attività dei muscoli e li inviano al computer che li elabora istantaneamente, rivelando torsioni e sbilanciamenti che possono essere la causa di malesseri di varia natura. L’esame prevede alcune prove di serramento di pochi minuti e il tutto si conclude in un tempo che si aggira al massimo attorno ai 15-20 minuti.
Ma perché e quando eseguire una elettromiografia? I campi di applicazione sono tantissimi: dalla valutazione di un piano di trattamento ortodontico in corso, alla valutazione di una riabilitazione protesica; dalla diagnosi di disordini temporomandibolari (TMD) alla regolazione di dispositivi tipo byte; dalla posturologia alle valutazioni medico-legali.
Questo perché l’attività neuromuscolare dei muscoli masticatori può essere alterata dalla presenza di malocclusioni, riabilitazioni protesiche o ortodontiche incongrue, presenza di parafunzioni, traumi, mancanza di denti, disfunzioni dell’articolazione temporomandibolare (ATM), il che rende molto ampio il ventaglio dei campi di utilizzo dell’EMG.
Con questo esame è possibile valutare in modo oggettivo le varie fasi di un trattamento protesico o ortodontico e apportare in corso d’opera le dovute correzioni.
L’EMG permette anche di verificare se altre patologie, come dolori muscolari o articolari in altri distretti del corpo, possano essere associare alla situazione dentale. Utile anche agli sportivi, nel caso in cui un eventuale disequilibrio muscolare masticatorio non permetta loro di ottenere performance al meglio.
Valido aiuto per l’odontoiatra che viene guidato nel suo lavoro, questo esame è fondamentale anche per il chiropratico nell’individuazione di sindromi posturali discendenti.
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A cura della Dott.ssa Daniela Uglietti | Specializzata in Patologia Orale e Parodontologia