I progressi in ambito medico dentistico e la preparazione degli operatori sempre più completa e orientata ad affrontare anche gli aspetti psico emotivi hanno fatto sì che le sedute dal dentista non siano più così spiacevoli come una volta.
Nonostante questo la paura del dentista è una sensazione ancora molto diffusa, e non solo tra i pazienti bambini. Ma come mai le sedute dal dentista evocano sensazioni di ansia e paura? In cosa affonda le radici questo vissuto?
Il fatto che l’area specifica di intervento dell’odontoiatra sia rappresentato dalla bocca è sicuramente un fatto di rilevante importanza. La bocca, infatti, ha una funzione centrale fin dal primo momento di vita, ed è strumento indispensabile sia in senso biologico, per esempio per la nutrizione, che in senso psicosociale, per esempio per la comunicazione. Nei primi anni di vita la funzione della bocca è legata nientemeno che alla sopravvivenza: attraverso la bocca non solo ci si può nutrire e dissetare, ma il neonato utilizzerà a lungo labbra, gengive e denti per conoscere ciò che lo circonda. Ma i bisogni che possono essere soddisfatti grazie alla bocca vanno ben oltre le semplici funzioni alimentari: la socializzazione e la realizzazione personale possono svilupparsi anche grazie ad un corretto funzionamento della cavità orale e ad una immagine positiva di essa. Non c’è da meravigliarsi se inconsciamente ognuno di noi abbia timore di subire la compromissione di una parte così e importante e vitale come la bocca.
Va anche detto che esiste una correlazione tra Bocca e Dolore: il “mal di denti” trova la pietosa comprensione di chiunque perché tutti l’hanno provato, ma anche perché la zona colpita è così importante, e perché il dolore alla bocca non permette di mangiare e non permette di comunicare liberamente.
La leggendaria paura del dentista è legata all’associazione di tale figura con il dolore e con l’inabilità di una parte di noi che ha così tanta valenza sia fisiologica che psicologica.
Detto questo, ci sono ovviamente diversi gradi di paura del dentista: l’ansia che insorge quando dobbiamo affrontare cure odontoiatriche non è uno stato obbligatoriamente patologico, anzi! L’ansia è normale quando permette all’ individuo di far fronte con maggiore attenzione e prontezza alle situazioni della vita: le modificazioni fisiologiche proprie dell’ansia rappresentano infatti una modalità dell’organismo di porsi in stato di allarme in modo che l’individuo possa essere più pronto a far fonte agli eventi della vita. L’ansia però diventa patologica quando si trasforma in ostacolo al normale svolgersi della vita quotidiana, ed è quello che succede al paziente veramente fobico, che presenta cioè manifestazioni eclatanti, come ad esempio l’incapacità a recarsi nello studio dentistico.
Il presente articolo è stato realizzato grazie all’aiuto del dott. Pierluigi Pezzotta, Medico e Psicoterapeuta e coautore del libro Comunicazione e counselling in odontoiatria.
A cura della Dott.ssa Daniela Uglietti | Specializzata in Patologia Orale e Parodontologia